Danzaterapia: dalla teoria alla pratica







Photography Laura Pribluda   www.laurapribluda.com.ar


Attività che ci tengono svegli alla vita


Percorso di danzaterapia all’interno del nosocomio LeDor VaDor nella città di Buenos Aires 
(Argentina)
Gennaio 2008 / Luglio 2009


Nell'autunno del 2007 la direzione de LeDor VaDor ha invitato la celebre danzatrice e coreografa argentina, Marìa Fux, a impartire una lezione magistrale nel salone principale de LeDor VaDor per mostrare a operatori, educatori, medici ed esperti del settore come la danzaterapia, vissuta con il corpo,  possa abbracciare e accogliere anche le persone della terza e della quarta età.

Da questo fecondo incontro tra Marìa e gli ospiti della casa di riposo è sorto, all'interno della struttura, il desiderio del laboratorio permanente di danzaterapia, questa volta affidato alla conduzione della danzaterapista italiana Valentina Vano, allieva lei stessa di Marìa Fux.

Il progetto è stato promosso con entusiasmo dai dirigenti della residenza, si ringrazia in particolare la persona di Ivàn Glait, instancabile e competente direttore delle attività artistico-ricreative per la cortese collaborazione e per aver curato personalmente i rapporti con Marìa Fux. Inoltre hanno seguito il progetto la direttrice del servizio sociale dott.ssa Margalit Oren e il direttore generale della struttura dott. Samuel Senderovsky.


Piano piano i cari anziani ospiti de LeDor VaDor sono stati introdotti e coinvolti nel mondo dell'arte attraverso il movimento; hanno potuto avvicinarsi alla danza nel rispetto dei loro tempi individuali; valorizzando il limite, hanno superato tutte le barriere di diffidenza dovute all'età, ai dolori e alla mancanza di fiducia nel proprio corpo.


Hanno preso parte agli incontri di danzaterapia circa sessanta persone - quasi tutte non autosufficienti, alcune affette da gravi patologie degenerative - suddivise in tre grandi gruppi eterogenei. 

Indipendentemente dall'età, dal sesso o dai deficit motori dei partecipanti si è voluto sempre privilegiare l'integrazione che, anche in un contesto apparentemente omogeneo e "ingessato" come questo
, dà ampi margini di lavoro e di sperimentazione.
Ogni incontro, della durata di un’ora per gruppo ha avuto cadenza settimanale.
Noemi danza con Valentina Vano

Nelle lezioni di danzaterapia è stato utilizzato il suono come stimolo al movimento e musiche sempre differenti dal grande potere evocativo. 
Nel caso delle numerose persone ipoacustiche non si è verificato alcun problema in quanto hanno potuto apprendere ugualmente grazie al movimento del corpo del compagno che potevano vedere, mentre altre persone non vedenti hanno potuto ritrovare la fiducia in se stesse appoggiandosi ai ritmi e alla forma della parola, della voce e della musica.

La consegna della conduttrice è sempre stata ben chiara: produrre sorpresa, valorizzare l'attesa (enorme rispetto del tempo individuale), scoprire che la propria mano può danzare, che la mano è corpo che danza, che ciascuno di noi può e deve ancora crescere, nonostante l’età.
S
i è sempre prodotta un’atmosfera di grande allegria; spesso parenti, figli e badanti hanno voluto e potuto integrarsi al gruppo di lavoro.
Si è voluto approfondire alcuni aspetti della metodologia Fux introducendo materiali come elastici colorati, tessuti, palloncini, piume e carta crespa.
Noemi e Valentina 

In tutti i casi il lavoro corporale si è svolto da seduti avvalendosi della sedia come limite e superficie di appoggio.
La sedia, 
un materiale apparentemente banale e sempre presente nel nostro quotidiano, è stata fondamentale per acquisire libertà e annullare o minimizzare le resistenze del corpo a lasciarsi trasportare verso la scoperta di nuove possibilità, come insegna la nostra maestra Marìa Fux.
Contatto con il colore: non sono sola

Ancora una volta è stato dimostrato come l'idea di Marìa Fux, frutto dell'esperienza di una vita nella danza, sia vincente. Il suo metodo di danzaterapia rappresenta un efficace e duttile strumento di riabilitazione e ricreazione, tanto da poterlo introdurre e adattare con buona plasticità anche in ambienti estremi come quello dell'anziano istituzionalizzato.

A nulla servirebbe la bontà del metodo e le intuizioni di Marìa Fux se non ci fossero persone lungimiranti come lo staff de LeDor VaDor dotate di cultura, sensibilità, visione e intelligenza che non temono  "il nuovo" anzi si dimostrano sempre pronte a cogliere con favore le opportunità che la danzaterapia apre, desiderando più di ogni altra cosa il benessere dei propri ospiti, attraverso la costante ricerca di linguaggi all'avanguardia che ci tengano svegli alla vita.

Testo di Valentina Vano
Tel. 339.4805.033
www.metodomariafux.com
danzaterapia@ymail.com 


Lezioni di danza creativa e danzaterapia individuali e di gruppo.
Per: adulti, bambini, terza e quarta età, attori, danzatori, cantanti lirici; disabilità, psichiatria, disagio, disturbi dell’ansia.
Seminari di formazione per operatori del settore e di pedagogia musicale per affinare un corretto ascolto della musica e sviluppare una maggior sensibilità alla percezione del suono.
Il Metodo applicato (Fux) è artistico e non fa riferimento a contenuti psicoterapeutici.


Danzaterapista: Valentina Vano
Photos by Laura Pribluda    www.laurapribluda.com.ar



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